Agenzia Hawzah News – Durante un incontro con i responsabili dei principali santuari del Paese, l’Ayatollah Makarem Shirazi ha sottolineato la necessità di una presenza quotidiana di oratori nei luoghi sacri, definendoli centri culturali vitali e rifugi per chi affronta difficoltà spirituali.
L’Ayatollah ha descritto i santuari come un’importante risorsa materiale e spirituale per la società, ricordando che molti visitatori ritrovano in questi luoghi la via del pentimento e degli insegnamenti degli Ahl al-Bayt (pace su di loro). Ha inoltre evidenziato il ruolo dei santuari nel coinvolgere benefattori, sostenere opere pie e assistere i bisognosi.
Evidenziando l’impatto della presenza dei pellegrini, ha affermato che essa contribuisce a far conoscere la scuola sciita imamita oltre i confini nazionali. Ha poi definito le biblioteche dei santuari — tra cui quelle dei santuari dell’Imam Reza, di Fatima bint Musa, di Abd al-Azim al-Hasani e di Jamkaran — come un importante strumento di promozione culturale.
L’Ayatollah Makarem ha sottolineato l’importanza dell’informazione, invitando a una più ampia comunicazione su attività, programmi e statistiche dei pellegrini. Ha inoltre aggiunto che una collaborazione più stretta con la radiotelevisione nazionale può rafforzare la cultura della visita ai santuari e accrescere la consapevolezza del pubblico.
Concludendo, ha descritto il servizio nei santuari come “un’adorazione continua”, intendendo che ogni attività svolta — dall’accoglienza dei pellegrini alla gestione delle biblioteche e dei programmi culturali — rappresenta un vero e proprio atto di culto perpetuo. Ha poi pregato perché i responsabili dei santuari ricevano sempre maggiore favore divino nel loro operato, auspicando che il loro impegno quotidiano continui a rafforzare la fede, promuovere la cultura religiosa e sostenere i pellegrini, contribuendo così al benessere spirituale e sociale dell’intera comunità.
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